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- Il poeta di Dio
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E
io a domandare alle pietre agli astri
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IL GIOVANE DI OGGI HA
DEGLI SVANTAGGI
spaventosi, micidiali, sebbene lui stesso pensi che siano
tutti vantaggi, ovvero gli manca la consapevolezza del suo disagio. Il primo svantaggio, è
quello di viverenell’abbondanza, sia pure
da disoccupato. Noi viviamo su di un
baratro,
sul ciglio dell’abisso, la terra
la possiamo distruggere
con le nostre stesse
mani,
la scienza è scatenata su tutti i
panorami ch'essa esprime, tutto è lecito perché tutto è possibile, prendere
coscienza di questi problemi
realizzare la nostra umanità.
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Un
Dio che pena
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L’UMANITA' E' sempre un di venire, è
sempre un farsi, è nata una nuova possibilità, di bene o di male
non lo sappiamo, l’umanità non è un dato oggettivo, l’uomo è
in costruzione continua. Non
si piegò a nessun potere con grande umiltà. Neppure alla sua stessa malattia, il
“drago che si è insediato nel mio ventre”, come chiamava il
tumore che l'aveva colpito e con il quale ingaggiò una battaglia,
quasi un corpo a corpo sfiancante, fino all'ultimo, quando con la flebo nel braccio mentre faceva una seduta chemioterapica spiegava lui, il "drago" (il tumore che l'aveva avvinghiato), il dolore e Dio.
Figura
imponente e serena
imponente e serena
"In
questo slancio finale, non cedere cuor mio alle sovrane stanchezze,
non sarà certo lunga l'attesa e non perdere tempo affinché, questo
mio essere presente, questo darmi ancora e lasciarmi divorare, ora
con la morte ultimo dovere, vorrei sdebitarmi e pagare e pagare
lietamente il pedaggio d'entrata".
UN FILOSOFO SOSTIENE che c’è un duomo, di cui non si vede mai la cupola, e lo conferma Kierkegaard che quando nasce un bambino nasce un infinita possibilità. Tutti vogliamo diventare avvocati, dottori, giornalisti, statali, insegnanti, nessuno più vuole più diventare un uomo o una donna. Penso che sia il valore che più ci manca quello dell’umanità. Al suo posto l’ha preso ciò che il mondo d’oggi definisce come progresso. Il progresso non è inventare nuovi computer, macchine, ricerche sui vaccini, guardate l’Aids, non è un magnifico business per Big Pharma? Certo che lo è e tutti lo sanno, ma nessuno dice nulla, questi sono i grandi peccati contro l'umanità, perché, per di più, non si scoprono neppure. La gente è diventata di una superficialità spaventosa, tutto è banalizzato a seconda degli interesse dei potenti e delle multinazionali.
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Padre David Turoldo poco prima di morire |
HA DATO LA PIENEZZA di essere frate di Maria, questi frati ancora medievali legati, come lui ripeteva, alle nostre origini più profonde e dimenticate. Ma Turoldo ci ha dimostrato che pregare e scrivere poesie, coincidevano. In fondo, come dice anche Rilke, la poesia è una preghiera non vanitosa. Turoldo non era un lirico delle rime,non era uno stile alato il suo, poco evanescente, ne bucolico, o un romantico sognante armonioso travolto da un vortice pindarico. No. Padre Turoldo era un “passionante” di Dio, amava Dio come facevano i preti che andavano a benedire i moribondi agonizzanti a casa sua nel loro letto nella libertà del Mistero.
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Padre David Maria Turoldo |
Pietr
e
scolpite
e
scolpite