TEATRO PETRELLA
INCONTRI
ravvicinati di
Matteo Tassinari con
Matteo Tassinari con
bella Parola
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A
mio modesto parere,
che
peraltro condivido,
è
più facile trovare vita su
Giove che un motociclista
col
casco a Napoli
|
Bergozoni Alessandro, in arte,
Alessandro Bergonzoni (si in effetti la musica è sempre quella), succede che a e tua insaputa con grande interesse e sorpresa, cambia musica, passando dal Jazz al Blues, dal Valzer al Cha-cha-cha, da Al Bano a De André, da Pupo a Walter Chiari. La musica, in questo caso, sono parole, allitterazioni, espressioni,
allegorie, figure, traslati, allusioni, parabole, preamboli, postamboli, simboli, similitudini, velami, figurazioni, immagini, favole, divagazioni, metonimie, eufemismi, simbolismi, trasfigurazioni, trasposizioni, veli, gag, metafore come piovessero rane, sulle quali l’artista (comico sarebbe una definizione troppo stretta per lui, come si nota) imbastisce improbabili storie nell'arco di un secondo (quindi uno spazio assai ristretto) visionarie circostanze e personaggi surreali quanto basta come il sale. ehhhhhhhhhh.... (prende fiato e riattacca): "Basta un codice deontologico (o anche un nonno ferroviere) per sperdere al vento l’inerzia di un momento", dice lui. Ma da che parti lo prendi uno che ti parte così, dico io? Voglio dire: mica è semplice! Un affabulatore che ti strozza la risata in gola perché già devi ridere per un’altra battuta che ha appena detto, fresca, fragrante, fragorosa, fluttuante e tutto ciò che comincia con la F, quindi anche Filomena. E ridi sempre in perenne ritardo, ma ridi tosto! Tuttavia, nel senso via tutta, non c’è vita senza amore come non c’è amore senza sesso e non c’è sesso senza amore. Ma ci può essere casa senza cesso? (E questo è un guaio).
Alessandro Bergonzoni (si in effetti la musica è sempre quella), succede che a e tua insaputa con grande interesse e sorpresa, cambia musica, passando dal Jazz al Blues, dal Valzer al Cha-cha-cha, da Al Bano a De André, da Pupo a Walter Chiari. La musica, in questo caso, sono parole, allitterazioni, espressioni,
allegorie, figure, traslati, allusioni, parabole, preamboli, postamboli, simboli, similitudini, velami, figurazioni, immagini, favole, divagazioni, metonimie, eufemismi, simbolismi, trasfigurazioni, trasposizioni, veli, gag, metafore come piovessero rane, sulle quali l’artista (comico sarebbe una definizione troppo stretta per lui, come si nota) imbastisce improbabili storie nell'arco di un secondo (quindi uno spazio assai ristretto) visionarie circostanze e personaggi surreali quanto basta come il sale. ehhhhhhhhhh.... (prende fiato e riattacca): "Basta un codice deontologico (o anche un nonno ferroviere) per sperdere al vento l’inerzia di un momento", dice lui. Ma da che parti lo prendi uno che ti parte così, dico io? Voglio dire: mica è semplice! Un affabulatore che ti strozza la risata in gola perché già devi ridere per un’altra battuta che ha appena detto, fresca, fragrante, fragorosa, fluttuante e tutto ciò che comincia con la F, quindi anche Filomena. E ridi sempre in perenne ritardo, ma ridi tosto! Tuttavia, nel senso via tutta, non c’è vita senza amore come non c’è amore senza sesso e non c’è sesso senza amore. Ma ci può essere casa senza cesso? (E questo è un guaio).
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Ma cosa leggete? Tanto lo sappiamo che Matteo scrive delle
splendide cazzate. Date retta a me, pagatelo, li merita. APPLAUSI! ✋✋✋ |
Vicissi e Tudini,
Parti
e Colari,
Gine
e Prai,
tutta
gente strana
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Gli regalai un cambio,
così, tanto per cambiare
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Questo perché? Domandare è recito,
rispondere è fantasia. La rondine che non fa
primavera è veramente un velivolo? Sono queste le domande che
dobbiamo porci, senza ruzzolare come porci nella propria merda?! Un ciuco capirebbe che l’apparenza inganna e che tutto ciò che
brilla non è aglio, ci sono anche scimmie che scivolano su bucce di
banana. E' inutile stare a ravanare,
immalinconirci come sorci, abbatterci come sequoie segate dalla lama
del passato, lui, il passato, non ti mollerà mai! E questo può essere un bene come un dramma. Oggi è oggi,
domani sarà domani, ieri era ieri, allora è allora e potrei andare avanti così all’infinito, ma non
sopporto Leopardi e tutti i poeti con la pelliccia.
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Io
sono per la chirurgia etica:
è ora di rifarsi il senno!
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SI
COMINC
IA
Caro
Bergonzoni, quanta acqua è passata sotto i ponti dagli anni del
Costanzo? "Qualche litro. Del resto il problema del come
vestirsi oggi è un pò lo stesso di ieri quando c'era il problema di
vestirsi ieri. E il vestirsi domani? Se non s'è capito, io sono per
il nulla, il fantascientifico nudo nato, lo strabiliante come mamma ci
fece, corpo e anima senza orpelli anche perché non so cosa voglia
dire senza".
Ma
ora l'onore è nostro nel sottoporlo a domande dall'insostenibile
cinismo. E' pronto Bergonzoni?
"Sono
nato pronto".
Quanti
anni ha?
"Domanda
trabocchetto. Non rispondo".
Fugge
ancora dalla realtà? E' ancora inseguito?
"Fuggo
la realtà negli spettacoli, nei libri, nelle mattine (che sono
donnine un pò pazzarelline). Quando i sette Nani scoppiano d'invidia
solo perché il sole è già alto e non solo, ma non più alto dei cumuli nembi o venti, se non altro loro sono di più".
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L'estate
era alle porte
e mia sorella alla finestra
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In
cosa crede oggi e domani?
"Ricorderò
sempre quel giorno quando mia madre disse: "Figliolo, non
essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono. Figliolo, non essere ingenuo e sappi che il miglio non è
l'unità di misura dei canarini. I matti di mente vanno pazzi per
certe caramelle e Pino Daniele, ricorda figliolo, che è il nome proprio di un albero e non un chitarrista.
Infine mi disse col volto fra le mani formando un agglomerato di carne indistinguibile: "Abbi fiducia in te figliolo. Applicati, ma non
inchiodarti! Che è un pò come ricordare quel detto ligure "Ora
et Labora".
FERNANDO
Lei è un sostenitore della psicanalisi come scienza applicata alla vita umana. Cosa direbbe oggi Sigmund Freud fosse ancora vivo?
FERNANDO
L'IDRAULICO
Lei è un sostenitore della psicanalisi come scienza applicata alla vita umana. Cosa direbbe oggi Sigmund Freud fosse ancora vivo?
"Però, sono un bel pò longevo".
"E'
già qualcosa".
E Fernando l'idraulico?
"E'
un pò che non lo vedo. Anche se so che è un poco scosso".
Come
mai?
"Due
poliziotti hanno aperto la sua porta con un calcio, per poi chiuderla con una carezza. Acquattato sotto la quatta, c'era
Fernando che armeggiava. Il Commissario gli chiese: "Che
lavoro fa lei?".
"L'idraulico
e ho due figli. Uno di nove anni e l'altro pure".
Segno zodiacale? Gemelli?
"No, scorpioni"
Bruttini,
eh?
"No, perché è bello lei...".
Non
andiamo sul personale. Lei legge?
"Sempre e prima di svegliarmi. L'ultimo libro che ho letto, parlava di un
poliziotto corrotto"
Allude?
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Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile |
Memorie
sue?
"Perché no?".
Chiedevo? Ci parli della sua infanzia...
"Nella mia vita ho ritenuto sempre importante che gli altri ti vengano incontro, per sapere dove, quando e come spostarmi. Da bambino ero in grado di giocare a scacchi bendato 10 gare alla volta e perderle tutte quante in contemporanea! Nessuno sforzo, spontaneità. Ero così pudico che rifiutavo di vedere le cose ad occhio nudo, come potevo vedere quell'Alfiere?".
Chiedevo? Ci parli della sua infanzia...
"Nella mia vita ho ritenuto sempre importante che gli altri ti vengano incontro, per sapere dove, quando e come spostarmi. Da bambino ero in grado di giocare a scacchi bendato 10 gare alla volta e perderle tutte quante in contemporanea! Nessuno sforzo, spontaneità. Ero così pudico che rifiutavo di vedere le cose ad occhio nudo, come potevo vedere quell'Alfiere?".
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Cos'è
questa paura che ci prende di quello che non sappiamo,
quando
la certezza di quello che abbiamo già ci soffoca?
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L'infanzia di
Fernando (non fu facile...)
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Si
baciarono sulla terrazza.
Molti
si baciano sulla bocca
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"Certo. E puoi ben dirlo forte ragazzo! Ma certo che è coerenza, belìn! Era un periodo faticoso, mi sottoponevo a quesiti mistici, profondi, urgenti. Chiamte il 118! Il 118, giusto. Così gli chiedo se chi suda meno, urina di più? E' poi arrivato Godot? Cosa sarebbe il mondo se non fossimo tutti fratelli? Cosa sarebbero le Carlucci se non fossero tutte sorelle? Poeti si nasce o si diventa a suon di ceffoni? Capisce?":
No.
"Mi spiego peggio. L'infanzia di Fernando l'Idraulico, un gigante della storia onanistica e umanista, fu un'infanzia dura. Il padre si alzava tutte le mattine alle 5 per andare a lavorare alle 9. Poi si ricordava che era miliardario, e se ne tornava regolarmente a dormire fino alle 3 del 'meriggio".
Ora facciamo i seri. Chi è il comico migliore secondo lei?
"Una volta c'era Fede che superava tutti. Il comico involontario più soft che abbia mai visto. Ma Luttazzi rimane il più geniale, creativo, un sicario della risata, il killer della battuta che ti stende. Non mi piaceva la "banda Dandini" e mi ha deluso Paolo Hendel, da lui, mi aspettavo di più".
Lei ha lavorato con il regista Pieraccioni?
"Ah si? Davvero? Non ricordavo. Bè, non è così preoccupante. Pieraccioni fa un altro mestiere rispetto al mio".