domenica 28 gennaio 2018

Bergonzoni? Urge!



CYBORG






&





DESTRUCTION






Che l’Occidente S'Orienti!







IL TERMINATO




DELLA





SINTASSI



Pavido, la mattina alzava le braccia, ma alzava anche 

le gambe, per non farle sentire arti inferiori






LE INTERVISTE




IMPOSSIBILI



Gli incontri importanti avvengono sempre nei momenti

in cui la mente è molto libera o molto affollata


TEATRO PETRELLA

INCONTRI


ravvicinati       di

Matteo Tassinari con



 Alessandro Bergonzoni 

Il mio comico preferito? Luttazzi




Il Cyborg della

bella Parola




A mio modesto parere,

che peraltro condivido,

è più facile trovare vita su

Giove che un motociclista


col casco a Napoli
Bergozoni Alessandro, in arte,
Alessandro Bergonzoni (si in effetti la musica è sempre quella),  succede che a e tua insaputa con grande interesse e sorpresa, cambia musica, passando dal Jazz al Blues, dal Valzer al Cha-cha-cha, da Al Bano a De André, da Pupo a Walter Chiari. La musica, in questo caso, sono parole, allitterazioni, espressioni,
allegorie, figure, traslati, allusioni, parabole, preamboli, postamboli, simboli, similitudini, velami, figurazioni, immagini, favole, divagazioni, metonimie, eufemismi, simbolismi, trasfigurazioni, trasposizioni, veli, gag, metafore come piovessero rane, sulle quali l’artista (comico sarebbe una definizione troppo stretta per lui, come si nota) imbastisce improbabili storie nell'arco di un secondo (quindi uno spazio assai ristretto) visionarie circostanze e personaggi surreali quanto basta come il sale. ehhhhhhhhhh.... (prende fiato e riattacca): "Basta un codice deontologico (o anche un nonno ferroviere) per sperdere al vento l’inerzia di un momento", dice lui. Ma da che parti lo prendi uno che ti parte così, dico io? Voglio dire: mica è semplice! Un affabulatore che  ti strozza la risata in gola perché già devi ridere per un’altra battuta che ha appena detto, fresca, fragrante, fragorosa, fluttuante e tutto ciò che comincia con la F, quindi anche Filomena. E ridi sempre in perenne ritardo, ma ridi tosto! Tuttavia, nel senso via tutta, non c’è vita senza amore come non c’è amore senza sesso e non c’è sesso senza amore. Ma ci può essere casa senza cesso? (E questo è un guaio). 
Ma cosa leggete? Tanto lo sappiamo che Matteo scrive delle

splendide cazzate. Date retta a me, pagatelo, li merita. APPLAUSI✋✋✋
























Vicissi Tudini,


Parti e Colari,


Gine e Prai,


tutta gente strana


E ridi sempre in perenne ritardo. Tuttavia, o via tutta, non c’è vita senza amore, come non c’è amore senza sesso, e non c’è sesso senza sedano. Ma ci può essere casa senza cesso? Non c’è gusto senza gesso, come non c'è gusto senza sesso e non c’è atto senza nesso. Mi spiego peggio. E’ un ring di botte e risposte, dove coagulano Vicissi e Tudini, Parti e Colari, Simili e Tudini, Gine e Prai, azioni e reazioni di chiunque si chiami Mattia Bresson, Piero Pei, Pietro Micca e la Bravanaria, conosciuta come Cindy.

Gli regalai un cambio,

così, tanto per cambiare
Questo perché? Domandare è recito, rispondere è fantasiaLa rondine che non fa primavera è veramente un velivolo? Sono queste le domande che dobbiamo porci, senza ruzzolare come porci nella propria merda?! Un ciuco capirebbe che l’apparenza inganna e che tutto ciò che brilla non è aglio, ci sono anche scimmie che scivolano su bucce di banana. E' inutile stare a ravanare, immalinconirci come sorci, abbatterci come sequoie segate dalla lama del passato, lui, il passato, non ti mollerà mai! E questo può essere un bene come un dramma. Oggi è oggi, domani sarà domani, ieri era ieri, allora è allora e potrei andare avanti così all’infinito, ma non sopporto Leopardi e tutti i poeti con la pelliccia. 

Io sono per la chirurgia etica:

è ora di rifarsi il senno!

SI

COMINC

IA

Caro Bergonzoni, quanta acqua è passata sotto i ponti dagli anni del Costanzo? "Qualche litro. Del resto il problema del come vestirsi oggi è un pò lo stesso di ieri quando c'era il problema di vestirsi ieri. E il vestirsi domani? Se non s'è capito, io sono per il nulla, il fantascientifico nudo nato, lo strabiliante come mamma ci fece, corpo e anima senza orpelli anche perché non so cosa voglia dire senza".
Ma ora l'onore è nostro nel sottoporlo a domande dall'insostenibile cinismo. E' pronto Bergonzoni?
"Sono nato pronto".
Quanti anni ha?
"Domanda trabocchetto. Non rispondo".
Fugge ancora dalla realtà? E' ancora inseguito?
"Fuggo la realtà negli spettacoli, nei libri, nelle mattine (che sono donnine un pò pazzarelline). Quando i sette Nani scoppiano d'invidia solo perché il sole è già alto e non solo, ma non più alto dei cumuli nembi o venti, se non altro loro sono di più".
L'estate era alle porte
e mia sorella alla finestra

In cosa crede oggi e domani?
"Ricorderò sempre quel giorno quando mia madre disse: "Figliolo, non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono. Figliolo, non essere ingenuo e sappi che il miglio non è l'unità di misura dei canarini. I matti di mente vanno pazzi per certe caramelle e Pino Daniele, ricorda figliolo, che è il nome proprio di un albero e non un chitarrista. Infine mi disse col volto fra le mani formando un agglomerato di carne indistinguibile: "Abbi fiducia in te figliolo. Applicati, ma non inchiodarti! Che è un pò come ricordare quel detto ligure "Ora et Labora".




FERNANDO 

L'IDRAULICO


Lei è un sostenitore della psicanalisi come scienza applicata alla vita umana. Cosa direbbe oggi Sigmund Freud fosse ancora vivo?
"Però, sono un bel pò longevo".

    Non sempre chi si ferma

    è perduto. Alle volte è

    semplicemente arrivato
Capisco.
"E' già qualcosa".
E Fernando l'idraulico?
"E' un pò che non lo vedo. Anche se so che è un poco scosso".
Come mai?
"Due poliziotti hanno aperto la sua porta con un calcio, per poi chiuderla con una carezza. Acquattato sotto la quatta, c'era Fernando che armeggiava. Il Commissario gli chiese: "Che lavoro fa lei?".
"L'idraulico e ho due figli. Uno di nove anni e l'altro pure".
Segno zodiacale? Gemelli?
"No, scorpioni"
Bruttini, eh?
"No, perché è bello lei...".
Non andiamo sul personale. Lei legge?
"Sempre e prima di svegliarmi. L'ultimo libro che ho letto, parlava di un poliziotto corrotto"
Allude?

Napoli in agosto è un po'

come Parigi a maggio:

ricorda Pescara in aprile

"No. Semmai, alludo. Lei capisce l'umore di Fernando l'idraulico? Per intenderci, lei sa che in questo periodo si sente molto Blaise Pascal che tutti noi conosciamo. Un tipo mordace, che non parla che non tace eppure è così audace nel suo fugace andar. Fu lui ad accendere uno zampirone nella moschea quando tutti presero fuoco, certe cose non si dimenticano".
Memorie sue?
"Perché no?".
Chiedevo? Ci parli della sua infanzia...
"Nella mia vita ho ritenuto sempre importante che gli altri ti vengano incontro, per sapere dove, quando e come spostarmi. Da bambino ero in grado di giocare a scacchi bendato 10 gare alla volta e perderle tutte quante in contemporanea! Nessuno sforzo, spontaneità. Ero così pudico che rifiutavo di vedere le cose ad occhio nudo, come potevo vedere quell'Alfiere?".


Cos'è questa paura che ci prende di quello che non sappiamo,

quando la certezza di quello che abbiamo già ci soffoca?


L'infanzia di


Fernando (non fu facile...)


    Si baciarono sulla terrazza.

    Molti si baciano sulla bocca
Questa è coerenza!
"Certo. E puoi ben dirlo forte ragazzo! Ma certo che è coerenza, belìn! Era un periodo faticoso, mi sottoponevo a quesiti mistici, profondi, urgenti. Chiamte il 118! Il 118, giusto. Così gli chiedo se chi suda meno, urina di più? E' poi arrivato Godot? Cosa sarebbe il mondo se non fossimo tutti fratelli? Cosa sarebbero le Carlucci se non fossero tutte sorelle? Poeti si nasce o si diventa a suon di ceffoni? Capisce?":
No.
"Mi spiego peggio. L'infanzia di Fernando l'Idraulico, un gigante della storia onanistica e umanista, fu un'infanzia dura. Il padre si alzava tutte le mattine alle 5 per andare a lavorare alle 9. Poi si ricordava che era miliardario, e se ne tornava regolarmente a dormire fino alle 3 del 'meriggio".
Ora facciamo i seri. Chi è il comico migliore secondo lei?
"Una volta c'era Fede che superava tutti. Il comico involontario più soft che abbia mai visto. Ma Luttazzi rimane il più geniale, creativo, un sicario della risata, il killer della battuta che ti stende. Non mi piaceva la "banda Dandini" e mi ha deluso Paolo Hendel, da lui, mi aspettavo di più".
Lei ha lavorato con il regista Pieraccioni?
"Ah si? Davvero? Non ricordavo. Bè, non è così preoccupante. Pieraccioni fa un altro mestiere rispetto al mio".